5 libri da leggere secondo Emma Watson sulla forza delle donne

Scopriamo 5 libri da lei suggeriti, in cui la tematica principale è la grandezza e la forza delle donne:

Il colore viola, Alice Walker

Violentata dall’uomo che credeva essere suo padre, privata dei due figli, sposata a un uomo che odia, Celie, una giovane donna di colore, viene separata anche dall’amata sorella Nattie, che finirà missionaria in Africa. Per trent’anni Nettie scriverà a Celie lettere che questa non riceverà mai, mentre Celie, oppressa dalla vergogna della sua condizione, riesce a scrivere solo a Dio. Sarà l’amante del marito, una affascinante cantante di blues, a cambiare il colore della sua vita, insegnandole a ridere, giocare, amare.

Gli argonauti, Maggie Nelson , F. Crescentini

Cresciuta come la bambina più “normale” nella più tradizionale delle famiglie americane – quelle solo apparentemente felici, in cui i genitori inseguono il sogno pubblicitario della vita esemplare -, Maggie Nelson sceglie di sposare l’artista transgender Harry Dodge, nato uomo in un corpo femminile, e di diventare madre grazie al dono della fecondazione assistita. Il concepimento, momento generativo e dunque trasformativo per eccellenza, diventa l’occasione per parlare della propria esperienza e per esplorare con coraggio e determinazione ogni sfumatura della sua complessa sessualità, senza mai ostentare un nome preciso per i suoi sentimenti, senza nascondere le fantasie più proibite, rifiutando ogni inutile etichetta di genere, ogni sfuggente classificazione, e rivelandosi al pubblico in tutta la sua nudità di donna, di figlia, di madre. Di essere umano. Tra romantiche fughe notturne su Mulholland Drive, confessioni e difficili coming out.

Ci vogliono le palle per essere una donna, Caitlin Moran

Oltre vent’anni dopo, ripercorrendo le esperienze che l’hanno aiutata a crescere, Caitlin prova a rispondere a quell’interrogativo. Partendo da un dato di fatto: non c’è mai stato un momento migliore nella storia per essere una donna. C’è il diritto di voto, la pillola anticoncezionale, e bruciare le streghe sul rogo è ormai decisamente poco glamour. Ma allora: abbiamo ancora bisogno del femminismo, oggi? Sì, se il femminismo non è quello delle accademie e dei talk-show in seconda serata. Sì, se il femminismo si occupa non solo di cose (importanti, per carità) come la disparità di retribuzione, la circoncisione femminile nel Terzo Mondo, la violenza domestica, ma anche di questioni più banali e quotidiane come la masturbazione, la depilazione, le micro-mutandine, l’irresistibile attrazione per il cioccolato, le borsette da mille euro e le tette rifatte.

Persepolis, Marjane Satrapi

In “Persepolis” la storia privata dell’autrice si mescola alla storia di un paese, l’Iran. Nel 1984, quando aveva soltanto quindici anni, Marjane Satrapi è stata costretta a lasciare Teheran, dove viveva con i genitori, perché in quel momento la vita per un’adolescente era impossibile. È andata in Austria, dove ha vissuto lo straniamento di una diversa cultura e la sensazione di sradicamento che sempre accompagna ogni esule. Poi è stata a Parigi, ha studiato ed è cresciuta. E a un certo punto ha avvertito il bisogno di raccontarsi prendendo in mano dei fogli di carta e una matita. Il libro ripercorre le tappe che hanno portato dal fumetto al film, con interviste all’autrice, al regista e ai disegnatori, e documenta l’accoglienza che il film ha avuto in Iran e in Occidente attraverso articoli e recensioni.

I monologhi della vagina, Eva Ensler

I “Monologhi” si sviluppano intorno agli argomenti naturalmente associati alla vagina (sesso, mestruazioni, parto) come a quelli, dolorosi e scottanti, dell’attualità (violenze, pulizia etnica). Ma cercano anche di dare una risposta a domande più fantasiose: “Se la tua vagina parlasse, cosa direbbe?”; oppure: “Se la tua vagina si vestisse, cosa indosserebbe?”.

Donne che corrono coi lupi

Il libro-culto che ha cambiato la vita di milioni di donne. Attingendo alle fiabe e ai miti delle più diverse tradizioni culturali, Clarissa Pinkola Estés fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.