Chi c’è dietro il libro del principe Harry

A fare da anello di congiunzione pare sia stato George Clooney. Di certo, li conosce bene entrambi. L’attore di Hollywood nel 2021 ha diretto l’adattamento cinematografico del romanzo più bello di J.R. Moehringer, The Tender Bar, con protagonista Ben Affleck. Poco dopo, si dice, gli avrebbe presentato il principe Harry. Il resto è storia.

Lo scrittore e giornalista americano, premio Pulitzer, è colui che ha scritto per una cifra a sette zeri Spare, la biografia bomba, senza volere in copertina il suo nome. Come del resto era già successo per Open di Andre Agassi che l’ha reso – a pieno titolo – il mago delle biografie. Cinquantotto anni, laureato a Yale, ghostwriter delle celebrità, scrive memoir sempre al presente, vuole in copertina sempre ritratti ravvicinati ed è sempre attratto dai rapporti padre-figlio molto travagliati.

L’ha fatto col padre tiranno dell’ex numero uno al mondo di tennis, col suo, assente, in The Tender Bar, in cui rivela di essere stato cresciuto a Long Island da una madre single «abituata a trattenere il dolore», e ora lo fa con Carlo. Anche se a ben guardare lui non è l’unico che ne esce malissimo. Forse a William va peggioCome spiega una nota del libro «Spare, letteralmente “ruota di scorta”, richiama il modo di dire inglese riferito alle dinastie regnanti, “An Heir and a Spare” (un erede e una riserva), e qui indica quindi il fratello minore dell’erede designato al trono».

beverly hills, ca august 22writer jr moehringer arrives at the los angeles premiere of resurrecting the champ held at the the academy of motion picture arts and sciences, samuel goldwyn theatre on august 22,2007 in beverly hills, california photo by frazer harrisongetty images

J.R. Moehringer

Frazer Harrison

Spare, secondo le previsioni, per essere un vero successo deve superare il milione e mezzo di copie vendute. In Gran Bretagna l’accoglienza, anticipata dai leak del Guardian, finora è stata pessima. Ma questo libro, comunque lo si guardi, è riuscito dove tutti gli altri erano falliti. Le serie tv, le interviste televisive e i podcast finora realizzati erano sempre stati abbastanza annacquati. Dei Sussex lasciavano intravedere poco e niente, oltre le solite lamentele contro la corona. La casa editrice americana Penguin Random House qui, invece, ha messo a disposizione il più bravo, e questo fa la differenza. Le rivelazioni di Spare, seppure sempre e solo la versione di Harry, ci dicono tanto di lui e ancora di più della Firm in cui è cresciuto, persino oltre l’intervista di Diana alla Bbc del 1995.

harry

La copertina della versione italiana, in libreria per Mondadori

Per scrivere Open aveva letto le lezioni di psicologia di Sigmund Freud e Carl Jung e si era trasferito da Los Angeles a Las Vegas, dove aveva trascorso oltre 250 ore in compagnia di Agassi. Il risultato, 12 mila pagine sbobinate. Di come abbia trascorso il tempo con Harry non si sa ancora nulla. «Odio quando la gente chiede di cosa parla un libro», ha detto una volta, «Le persone che leggono per la trama dovrebbero attenersi ai fumetti e alle soap opera… Ogni libro degno di nota parla di emozioni, amore, morte e dolore. Parla di parole. Parla di un uomo che affronta la vita».

La prossima biografia che scriverà, si dice, sarà quella di Tiger Woods. Cos’hanno in comune questi uomini? Secondo il New York Times, Moehringer accetta di raccontare solo «chi è pronto a scavare in profondità». Meglio se dietro ha una famiglia distrutta.